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Notte dei Musei 2019 – Santa Caterina Treviso

Iera sera ho approfittato della Notte dei Musei 2019 per visitare la Pinacoteca di Santa Caterina a Treviso. Una bella visita, ma poi mi manca sempre qualcosa. Perché? Perché mi occupo di Storia delle Donne e mi accorgo che negli incontri generalisti di Donne si parla sempre poco.

Così in questo post vorrei dare qualche indicazione per visitare la Pinacoteca se si cercano materiali rispetto alle Donne. Innanzitutto mi pare importante sottolineare che la Pinacoteca nasce e cresce grazie a lasciti importanti, il primo e probabilmente più importante risale al 1847, quando la contessa Margherita Grimaldi Prati destinò al Comune la propria eredità, consentendo la costituzione di una Pinacoteca, all’epoca inesistente. Tra i lasciti poi ci saranno anche quelli di Luigia Codemo, Luisa Gregorj e Teresita Lorenzon Gaetani.

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Ritratto della contessa Margherita Grimaldi Prati di Andrea Appiani (fotografia)

Nella sala 6 mi hanno colpito due quadri di Domenico Capriolo, Allegoria della Geometrica e dell’Idraulica con stemmi della Famiglia Benaglio e Natività (La Levatrice Incredula) che probabilmente si rifà a una tradizione consolidata ma sconosciuta nell’immaginario comune.

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Domenico Capriolo, Natività (La Levatrice Incredula, sec. XVI)

Nella sala 8 il quadro di Ludovico Pizzoserrato, Concerto all’aperto porta con sé l’enigma di essere forse parte di un quadro più grande, ma nello stesso tempo ci racconta di donne che suonavano e partecipavano ai concerti.

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Ludovico Pozzoserrato, Concerto all’aperto (sec. XVI)

Nella sala 9 Wunderkammer, ricostruzione di un Gabinetto delle Curiosità o delle Meraviglie, troviamo tra le medaglie commemorative ritratti di Isotta degli Atti, Emilia di Montefeltro e Eleonora d’Aragona realizzate da Matteo de’ Pasti.

Nella manica lunga mi ha colpito il quadro di Antiveduto Gramatica Santa Cecilia e due angeli musicanti soprattutto per la visione “alternativa” del quadro che è stata sollevata recentemente, ossia che uno degli angeli sia un’arpista alla corte dei Gonzaga.

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Antiveduto Gramatica, Santa Cecilia e due angeli musicanti

Mi dispiace molto che nella visita guidata non si sia dato spazio alle opere di Rosalba Carriera, che ho intravisto velocemente mentre un usciere sollecitava l’uscita.

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Questo in sintesi ciò che ho recuperato di Storia delle Donne mentre ascoltavo la visita guidata. Ci sono molte domande che mi frullano in testa, e che cercherò di approfondire perché é fondamentale ricostruire ciò che le donne hanno fatto nel passato.

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