• Balliamo?

    Ieri ho visto un video bellissimo.

    Parla di una bambina che vuole iscriversi a un corso di danza, mentre il papà ha scelto per lei corsi di inglese, informatica, scacchi perché le apriranno un futuro. Mentre il papà le spiega tutto ciò che potrà avere seguendo quei corsi e sacrificando il suo essere bambina risate in sottofondo tipiche da serial americano.

    I commenti che ho visto più frequenti che ho letto su facebook fanno riferimento ai bambini e alle bambine. Ma è possibile che non riusciamo a pensare a noi? O almeno alla nostra parte bambina che ancora oggi ci chiede di ballare invece che seguire corsi di perfezionamento, tutorial, indici di borsa etc…

    Il video non ci insegna solo a ricordarci dei nostri sogni, ma ci parla dell’integrità di questi sogni. Sacrificarli vuol dire adattarci a una società che ci vuole schiavi, succubi di numeri e norme. Significa non dare importanza alla nostra fantasia, fino a ucciderla.

    Abbiamo dei sogni?
    Quanto dedichiamo a perseguirli?
    Con che energia nutriamo i nostri sogni e le nostre aspirazioni?
    A seguire le indicazioni di chi sa sempre cosa è meglio per noi rischiamo di non avere più tempo da dedicarci. Rischiamo di non avere più sogni. Rischiamo di non voler avere più sogni.

    E rischiamo soprattutto di perdere la nostra integrità. Di lasciare che qualcun altro decida per noi.
    Come potremo cambiare una società che non ci piace?
    Dove troveremo la forza?

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  • Ciò che è nostro per destinazione (o del non perdere tempo inutilmente)

    Gli ultimi giorni parigini li ho passati a letto, tra influenza e ciclo mestruale. Una bella depurazione. 

    Evitato ogni contatto con l’esterno, tranne per i commenti letti e fatti su Facebook. 
    E ho pensato. Molto. 
    E devo ringraziare, come sempre alcune mie amiche. 
    Una scrive: “Seguo talmente tante cose, lavori, progetti, che mi scoppia la testaaaaaahhhh”
    Un’altra impiega il suo tempo in varie associazioni e progetti tutti interessantissimi e socialmente utili. E la preparazione di un esame universitario viene fatta ritagliandosi del tempo tra un’attività e l’altra. 
    E ieri esce il call for paper per un convegno che mi interessa molto e che si terrà a settembre 2015 negli Stati Uniti. Inutile dire che aspettavo di sapere solo la deadline per scrivere l’abstract e incrociare le dita. Invece ci sono rimasta malissimo perché sul tema del convegno “Women, Labor, and Working-Class Cultures” non so proprio niente. O meglio di questo tema intersecato con il cinema muto italiano non so proprio niente. E così sono partite diecimila connessioni mentali al secondo per capire cosa poter proporre anche in base al tempo a disposizione, al fare una ricerca degna di chiamarsi tale e alle varie sottocategorie proposte. 
    Poi a metà serata l’illuminazione. L’anno scorso grazie allo stesso convegno ero stata in Australia e avevo trovato il mio scopo, il tema della ricerca mio per destinazione come scriveva Simone Weil, e so bene che tipo di energia mi aveva accompagnato. Quindi la conclusione è che presenterò un abstract su un progetto intorno al quale voglio davvero lavorare perché non ha senso imbarcarsi in operazioni di facciata. Il nostro lavoro ha valore anche per ciò che muoviamo con esso. E la qualità del nostro lavoro dipende anche dall’energia che ci mettiamo dentro.  
    Basta seguire progetti inutili per me, basta seguire persone che non mi danno buona energia solo perché questa è l’era della comunicazione e non possiamo non sapere. In tutta questa rin-corsa alle notizie rischiamo di perderci e comunque di perdere buona parte delle nostre energie che invece devono essere messe in ciò in cui crediamo davvero. E se per questo non verrò scelta, pazienza, rimanere fedeli a se stesse è la più grande partecipazione che posso mettere in atto.    
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  • From Paris With Love

    La borsa di studio che sto portando avanti prevede un soggiorno a Parigi per i prossimi sei mesi. 

    Così ho deciso di spostare qui la mia vita e il blog! Impegnandomi a scrivere di più. 
    Perché in questi mesi ho pensato pensato pensato tanto, ma poche volte ho scritto. 
    Il che è un male se poi non si condivide anche attraverso lo strumento del blog! 
    Oltretutto in questo periodo sono stata così avvolta dall’amore e dall’energia positiva, che in molti casi diventa vera e propria rivoluzione sociale, culturale e politica (senza mettere di mezzo i partiti!!!), che sarebbe davvero un peccato non condividerla, donarla e farla agire nella rete!
    Così rieccomi e che questa avventura parigina mi riservi tante sorprese da poter condividere con voi!

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  • Tocchiamoci [sempre a proposito del contatto fisico]

    CHE TIPO DI CONTATTO FISICO PIACE ALLE DONNE?

    DORMIRE INSIEME

    “Il
    mio amante e io stiamo molto vicini fisicamente anche se non abbiamo
    rapporti molto spesso. Dormiamo nudi e abbracciati tutte le
    notti, facciamo la doccia insieme, ci baciamo, ci abbracciamo,ci
    accarezziamo, ci tocchiamo, ci morsichiamo sempre.”

    “Mi piace molto
    toccarci,dormire vicini e svegliarci la mattina dopo ancora
    insieme. Uniti. Ho dormito in questo modo con due miei grandi amici, ed è
    stato meraviglioso.”

    “Le carezzze sono molto importanti. Dormo
    rannicchiata insieme alla mia migliore amica e lo facciamo da sei
    anni, anche se non abbiamo alcun rapporto sessuale(per decisione sua non
    mia).”

    “Adoro abbracciare e toccare completamente una
    persona. Adoro rannicchiarci insieme a letto schiena contro torace. Mi
    piace moltissimo dormire con la mia bambina, stringerci, strofinarle la
    schiena o farmela strofinare da lei.”

    STRINGERSI FORTE

    “Stare
    sdraiati ben stretti dà una sensazione meravigliosa-una specie di
    abbraccio di tutto il corpo. Mi piace stare sdraiati in questa posizione
    con i due corpi che si toccano tutti.”

    “La mia migliore
    esperienza sessuale è stata un lungo abbraccio con un ragazzo della mia
    età (ho sedici anni) con molto calore. Non è stata una cosa tanto
    sessuale,quanto un’espressione di grande felicità.”

    “E’ bello stare nudi insieme,il contatto completo,dalla testa alla punta dei piedi!”

    “L’abbraccio
    che coinvolge tutto il corpo per me è molto importante. E’ bello stare
    nuda distesa contro il corpo nudo del mio compagno – mi piace soprattutto
    avere tutta la parte davanti del mio corpo contro la sua.”

    “Mi
    piacerebbe stare nuda insieme con la mia amica anche lei nuda. Potremmo
    stare distese l’una contro l’altra e schiacciarci forte.”

    BACIARSI

    “Tonnellate di baci sono le cose che piacciono a me.”

    “Baciarsi
    e guardarsi negli occhi,strofinare il viso contro il suo viso. Molte
    carezze su tutto il
    corpo -fianchi, schiena, stomaco, gambe, vulva, vagina, clitoride. Comunicazione
    verbale.”

    “Una volta il mio amante mi ha detto che voleva
    passare tutta una giornata a farmi quello che normalmente avrei fatto
    io – da quando mi alzavo a quando sarei andata a letto. Incominciò a
    lavarmi i denti e la faccia e poi a spazzolarmi i capelli e a
    vestirmi. Un’esperienza meravigliosa,non la dimenticherò mai per tutta la
    vita. Non ho mai passato momenti così intimi con un essere umano in vita
    mia,e adesso stiamo ancora insieme. Mettiamo le dita e la lingua in
    tutti i posti del corpo dell’altro e cerchiamo di stare fisicamente più
    vicini che possiamo. E’ un compagno meraviglioso.”

    “Le esperienze
    migliori della mia vita sono state quelle sessuali, erotiche, ma non
    genitali; sono attimi di sguardi, di comprensione
    segreta, istantanea, “cosmica”, con le persone che ho amato…”

    SHERE HITE -Il Primo Rapporto Hite,un’inchiesta sulla sessualità femminile

    In questo periodo mi chiedo sempre più frequentemente quanto siamo libere e liberi di vivere il contatto fisico con le altre persone, quanto ce lo permettiamo, quanto finiamo per aderire alla norma, ai comportamenti normati e soprattutto quanto liberando questa energia, questo amore, tantissimi malesseri potrebbero essere curati senza quella valangata di sostanze chimiche che ingeriamo ogni giorno per star bene, star male, dimagrire, ingrassare, piangere, ridere, vivere e sopravvivere

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